Viaggio in Marocco, estate 2008

lunedì 18 maggio 2009

Safi

Un piccolo bar, due sconosciuti bevono té allo stesso tavolo.

Marocchino: Sei Cattolico?
Italiano: Piú o meno.
M: Ah.
I: ...
M: Io sono Musulmano, comunque non é questo il punto.
I: Allora qual é il punto?
M: Che mi sembri una brava persona.
I: Grazie! Anche tu.
M: Vedi, qualunque religione la gente scelga, si trovano sempre persone a posto e...
I: Stronzi?
M: Gia'. Non é la religione sai?
I: Lo so.

Interview: Akram, Casablanca, 21 Apr

We met Akram in Casablanca.
I knew him through Couchsurfing, an online community of people who share their "couches" for hosting each other when travelling.
He arrives at the appointment well dressed, he just got out of his work at the airport. His manners are very polite and he speaks a good English.
Akram is 24 years old but he looks like he is 30. If you ask him why, he'll reply that it's because he is serious.

After introducing each other, we join his friend Said at a bar and we start our chat.

Davide: What do you think about racism in Italy against people from your country?

Akram: One thing I like about Italy is the fact that there is nothing we can call racism, but rather just a lack of knowledge and attention to the other.
Still, this is true also if we look at Moroccan emigrants: the idea would be that they have to respect your culture first, and with that respect you Italians would begin to respect our culture too.
The problem is that those people [Moroccan emigrants, ndr] are quite different from modern and open people because they generally come from the country side, therefore their manners are rude, their culture is poor and when they come to Italy they don't consider anything but the great dream: making money and coming back to Morocco to show that they made it.
In this way they completely forget the other side of the coin: the fact that when they emigrate they are choosing to live in a different place with different people and costumes. They should be aware of it and pay more attention to your culture, in order to understand and respect it.

Davide: You said that Moroccoan emigrants are mostly from the country side, do you know why?

Akram: In Morocco farmers have no push from the government for keeping their lands and work on them, so they tend to leave them and go to the big towns.
This problem has an effect even on emigration, because if people from the country side come for example to Casablanca and don't find a good job here, the only option for them is to gather some money to leave Morocco and go to another country where they think they can find a job and a better life.

Davide: In Italy, if a person doesn't have a job the state helps this person with a certain amount of money. Is there anything similar in Morocco?

Akram: Unfortunately, we have a big problem with welfare state. If it worked fine, just with phosphates each and every Moroccan citizen could have 10 dirham per day. Not so much, but enough to eat something every day.

Intervista: Rachid, Khourigba

20 Aprile 2008. Incontriamo Rachid in un modesto ristorante di Khourigba. Beve te' con alcuni amici, nota che siamo italiani e ci invita a fare due chiacchiere al suo tavolo.
Rachid ha 25 anni, ha studiato legge in Marocco, ma dal momento che non e' riuscito a trovare un buon lavoro e' partito per l'Italia nel 2003 e li' lavora come muratore. Oggi si trova in vacanza a Khourigba, la sua citta' natale.

Ale: Come ti sembra l'Italia? Cosa ci puoi dire della tua esperienza con gli Italiani?

Rachid: La gente e' diffidente dappertutto e dappertutto puoi trovare persone buone e cattive, ma devo ammettere che in Italia ho incontrato soprattutto buone persone. Nonostante questo, non ho amici italiani perche' non mi interessano e comunque non sarebbe facile per via della diffidenza.
Riguardo alle donne in particolare, non mi piacciono le italiane perche' sono Musulmano. Non sto dicendo che non sopporto di vedere donne senza il chador, non mi fa una gran differenza, ma comunque sono Musulmano e voglio una donna Musulmana.

Ale: E cosa mi dici della politica in Italia? Ti informi? Ti interessa?

Rachid: Riguardo alla politica, la prima cosa che mi viene in mente e' che noi [immigrati, NDR] pensavamo che Prodi potesse fare qualcosa di buono per noi, ma in realta' non ha fatto nulla.

Ale: Insomma l'Italia e' come l'avevi immaginata oppure no?

Rachid: No, non e' come l'avevo immaginata. Prima vedevo l'Italia come un paradiso, ma vivere li' e' abbastanza difficile. Ho sicuramente migliorato la mia situazione economica, ma di certo non vivo in paradiso.
Quando sono tornato per la prima volta a Khourigba ho provato a spiegarlo ai miei amici ed e' stato difficile fargli capire questo punto, pero' ora loro sanno che l'Italia non e' un paradiso e che io sono ancora lo stesso Rachid.

Ale: Cosa mi dici dei soldi che mandi alla tua famiglia? Come vengono usati dai tuoi familiari?

Rachid: Ci vivono e basta, non sono soldi sufficienti per farci nient'altro.

Ale: Progetti per il futuro?

Rachid: Voglio solo tornare in Marocco. Ma non conto piu' di diventare un avvocato, ho quasi 26 anni e ci metterei troppo tempo.

The Village

(s)punti di domanda - 4

Mi ricordo che a New York Il Village e' considerato uno dei quartieri piu' alla moda. Li' puoi trovare vecchi edifici, nessun grattacielo, nessuna ressa, gente che passeggia per le strade circondate di piccoli bar.
L'aspetto bohemien di questo quartiere fa quasi dimenticare che ci si trova nel mezzo di una ricca metropoli, e proprio questa e' la chiave della sua popolarita'.

A Khourigba, il Village e' il quartiere piu' sfarzoso della citta'. Per questo, nonostante avremmo preferito visitare il suk e le strette e intime vie del centro (in qualche modo simili al Village di New York), la famiglia che ci ospita ci porta a visitare questa parte di citta': soltanto sontuose abitazioni e le ordinate e silenziose strade di un ricco quartiere residenziale.

Mentre in una delle citta' piu' ricche del mondo uno stile di vita modesto e alla mano e' considerato un privilegio, in questa piccola e spartana citta' ricche abitazioni e larghe strade sono ragioni di vanto, e la ricchezza e' ostentata come il piu' grande degli status symbol.

Sembra esserci un qualche squilibrio tra i valori in questa storia e in questo pianeta.

Khourigba

A Khourigba veniamo ospitati da Aliah, una donna che parla solo Arabo. Ha ricevuto precise istruzioni riguardo a come accoglierci da suo marito, un amico di Alessandra che vive in Italia e si prende cura di lei e delle loro quattro figlie inviando loro denaro periodicamente.

Per questa ragione la loro famiglia e' considerata abbastanza ricca in citta'. In questo senso la loro condizione sociale ha tratto dei benefici dall'emigrazione e sembra che sia un costume degli emigranti tornare a casa con macchine nuove e beni tecnologici, a dimostrazione della loro migliorata condizione economica.

In casa di Aliah abbiamo contato tre televisioni, tre impianti stereo e un dvd player, una quantita' di tecnologia decisamente bizzarra rispetto allo stile di vita della famiglia.

Khouribga e' una piccola citta' di campagna, non c'e' crescita economica ne' lavori al di fuori delle attivita' commerciali che si vedono ai lati delle strade e che sono in parte il risultato degli investimenti fatti dagli emigranti, una volta tornati a casa.

Nonostante questo, sono in molti a passare le loro giornate aspettando che faccia sera.

Decido di approfittare dei ritmi lenti e trovo il tempo di imparare qualche parola di arabo dai bambini della famiglia, mentre loro si accontentano di sfogliare il mio diario e un canzoniere di Fabrizio De André.

Italieni 2 - Asilah

E' bello essere lontani dall'Italia e non saper leggere l'arabo.

Asilah - (s)punti di domanda

Dopo aver salutato l'oceano, usciamo finalmente dal dannato furgone e ci troviamo ad Asilah, un piccolo paese dove facciamo il nostro primo incontro con la popolazione locale.

Apriamo dunque la nuova rubrica "(s)punti di domanda":

(s)punti di domanda - 1:
Qualcuno dice ad Alessandra che l'Italia e' il Marocco d'Europa.
Un grande punto interrogativo spunta sulla testa di Alessandra e li' giace tuttora.

(s)punti di domanda - 2:
Dopo aver esplorato diversi ristoranti, all'ultimo decido di prendere la via diretta e chiedo al gestore come e' possibile che ogni ristoratore affermi di essere il piu' economico in paese. L'uomo mi fissa un momento con grandi occhi scuri, poi gentilmente risponde: beh, e' vero che lo dicono tutti, ma io ti sto dicendo la verita'.
Perplesso e disarmato mi siedo a un tavolo e mi viene servito pesce in quantita', tanto gustoso quanto onesto.

(s)punti di domanda - 3:
Franzo affronta la sua prima trattativa per un acquisto e ovviamente viene fregato.
Un minuto dopo, il canto del muezzin si diffonde per le strade.
Il commerciante raggiunge Franzo, gli restituisce parte dei soldi e si prende il suo tempo per spiegare che e' a causa dei demoni che gli uomini sono tentati dal denaro, e che ogni uomo deve combattere i propri demoni e rispettare gli altri uomini. Quindi si gira e se ne va.
Il secondo punto interrogativo e' ora sulla testa di Franzo.